sabato 19 novembre 2016

I trilobiti di Breece D’J Pancake

Aveva ventisei anni Breece D'J Pancake quando morì per un colpo di pistola - sparato da lui stesso - in un giorno di aprile del 1979. Il suo vero nome era Breece Dexter Pancake, ma quando nel 1976 il mensile americano Atlantic Monthly pubblicò il racconto Trilobites, qualcuno sbagliò a scrivere il suo nome e lui - come racconta Giacomo Papi nell'introduzione all'edizione italiana edita da Isbn Edizioni - decise di lasciarlo lo stesso scritto a tal modo. Perchè Pancake scriveva racconti. Nato a South Charleston, nel West Virginia, i suoi racconti erano spesso ambientati proprio in queste terre. Con una scrittura scarna, asciutta, minima ed essenziale, ma capace di produrre immagini e sensazioni vivide, in questi racconti emerge la natura spesso aspra ed isolata, gli animali viventi ed i fossili del passato, la desolazione e lo splendore dei paesaggi, il tempo atteso e quello che sembra essersi fermato per sempre, il desiderio di fuggire anche se alla fine si rimane allo stesso posto, scene di vite perdenti e fragili, quelle stesse vite dai cui spesso rimane impressa addosso al lettore un vago senso di solitudine.
Una solitudine che permea i pensieri ed i gesti dei protagonisti dei racconti, che affiora nelle descrizioni delle terre immense e desolate, che pervade le pagine del libro. Soltanto qualche anno dopo la sua morte, per la precisione nel 1983, i suoi racconti vennero pubblicati in una raccolta postuma. Pubblicati per la prima volta in Italia dalla casa editrice Isbn nel 2005 - e successivamente in edizione economica nel 2010 -, i dodici racconti sono stati nel 2016 ristampati dalla Minimum Fax - casa editrice sempre attenta ad offrire ai lettori italiani opere interessanti - con la nuova traduzione di Cristiana Mennella. Un'occasione per leggere i racconti di un'autore che, osannato oltreoceano - citato da Tom Waits come suo autore preferito, ed il cui debutto è stato paragonato per talento da Joyce Carol Oates ad Hemingway -, nel corso degli anni è diventato uno scrittore di culto.


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